Poiché i fili sintetici riassorbibili sono dei polimeri, alcuni fattori esterni possono provocare o accelerare il loro processo di degradazione in vitro: possono depolimerizzarsi (processo, tra l’altro, indispensabile al loro riassorbimento in vivo). Questo fenomeno (idrolisi), raro in caso di un utilizzo "normale", si traduce in una leggera decolorazione del filo, un netto aumento della sua rigidità, in un primo tempo una rottura ad una trazione moderata e quando il processo si accentua, una riduzione del filo in polvere. Sebbene tutti i fili sintetici siano soggetti a questo fenomeno, pare che i monofilo siano più sensibili.
In pratica, se avete un dubbio sulla qualità del filo, è sempre prudente verificare la sua resistenza alla trazione sul nodo poiché è durante la realizzazione dei nodi che si rileva più rapidamente un’alterazione e l’inizio del processo di idrolisi.
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